La Gran Bretagna davanti alla regolamentazione del gioco online

La Gran Bretagna di fronte alla regolamentazione del gioco d’azzardo

Anche la Gran Bretagna si trova di fronte al problema dell’aggiornamento delle regolamentazioni per il gioco d’azzardo, come testimoniano i colloqui effettuati dall’apposita commissione parlamentare. Se arrivasse l’ok alcuni operatori con sede nelle ex-colonie potrebbero operare in Gran Bretagna(con i relativi alti profitti) pagando le tasse nel proprio paese di residenza anche se, secondo Filippo Brear (presidente Gambling Commission of Gibilterra) difficilmente si andrà a modificare il Gambling Act del 2005 favorevole alla Regina.

Per Andre Wilsenach invece sarebbe necessario assegnare dei profili di rischio a tutti gli operatori; le aziende che dovessero avere un profilo peggiore dovrebbero essere maggiormente sorvegliate e ispezionate (con costi a carico delle stesse società).

Nel frattempo i dati rilasciati dalla UK Gambling Commission non sono certo confortanti: su 1,9 milioni di £ giocati nel 2011 in UK solo un terzo sono andati ad operatori britannici; i restanti sono andati ad operatori esteri licenziatari in UK, mentre molte società si delocalizzano all’estero con operazioni off-shore incidendo notevolmente sul calo del 19% negli ultimi due anni sui giochi da casino.